Data:
06/02/2018
Lo Scientific Committee on Antarctic Research (SCAR) e il Trattato sull’Antartide sono due fra i più importanti lasciti dell’Anno geofisico internazionale 1957-58, durante il quale la comunità scientifica internazionale cooperò, in piena guerra fredda, nel nell'approfondire la conoscenza del pianeta. L’Italia ha partecipato all’Anno geofisico internazionale con la presenza di Franco Faggioni, ufficiale della marina e ospite del programma antartico neozelandese, con il ruolo di sismologo, il primo italiano per oltre un’anno sul territorio antartico su mandato del Governo.
Quest’anno lo SCAR compie 60 anni e nel comunicato (https://www.scar.org/general-scar-news/60-years/) pubblicato sul sito internet vengono ricordate le finalità del comitato, le attività e i principali risultati conseguiti.
L’Italia è stata ammessa allo SCAR nel 1988. Da allora ha partecipato a tutte le riunioni con delegazioni guidate da Marcello Manzoni (1988), Renato Funiciello (1990-1994) e Antonio Meloni (1996 ad oggi). Antonio Meloni dello SCAR è stato vice presidente dal 2006 al 2010. Diverse sono state le iniziative dello SCAR svoltesi in Italia: il comitato esecutivo si è riunito a Siena, nel 1989 e nel 1995; il 23° Meeting generale si è svolto a Roma nel 1994. Nel 2010, il presidente dello SCAR, Chuck Kennicutt, è intervenuto all’udienza plenaria al Quirinale, concessa dal Presidente Giorgio Napolitano, in occasione dei 25 anni del Programma nazionale di ricerca in Antartide.
La celebrazione dei 60 anni dello SCAR avverrà nel mese di giugno durante il 35° Meeting generale a Davos (Svizzera).
