Lo Scientific Committee on Antarctic Research (SCAR) e il Trattato sull’Antartide sono due fra i più importanti lasciti dell’Anno geofisico internazionale 1957-58, durante il quale la comunità scientifica internazionale cooperò, in piena guerra fredda, nel nell'approfondire la conoscenza del pianeta.
Dopo 8 anni dalla sua ultima missione in Antartide e 45 anni dopo la sua ultima perforazione nel Mare di Ross, la nave Joides Resolution, ritorna nel Mare di Ross col progetto "IODP Expedition 374". Il progetto è coordinato da Laura De Santis, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste e Rob McKay, ricercatore presso il GNS Science di Wellington in Nuova Zelanda.
Il processo stagionale di formazione e distruzione di circa 20 milioni di km2 di ghiaccio marino intorno all'Antartide ha un'enorme influenza sul clima globale. La variabilità dell'estensione del ghiaccio marino nel passato alla scala secolare costituisce tuttora un problema aperto e condiziona la comprensione delle variazioni climatiche degli ultimi 10.000 anni.
Felice Ippolito è stato il primo Presidente del Museo nazionale dell’Antartide.
Quella di Ippolito è stata una figura di primo piano nel panorama italiano ed europeo della seconda metà del ‘900, per la scienza, la ricerca, la politica energetica e la divulgazione scientifica.
Dopo gli importanti risultati ottenuti dallo studio delle carote di ghiaccio raccolte dal progetto EPICA che hanno dimostrato la stretta relazione fra contenuto di CO2 e clima negli ultimi 800 mila anni, la comunità paleoclimatica internazionale è fortemente interessata ad ottenere informazioni sulla storia più antica.
La prossima settimana (10-15 settembre) a Trieste nella Stazione Marittima, si terrà la conferenza internazionale del PAIS (Past Antarctic Ice Sheet Dynamics) dove scienziati nazionali ed internazionali discuteranno dell’influenza ed del contributo della calotta antartica sul cambiamento del livello marino passato e futuro. Il Museo dell’Antartide – Sezione di Trieste contribuisce con dei laboratori dedicati alle scuole previsti per il 12 ed il 14 settembre. Il programma è visibile nelle locandine allegate.
Il progetto ICE MEMORY esce dai confini europei e lancia a livello globale la sfida per salvare la più importante 'biblioteca' sulla storia del clima e dell'ambiente, presso la stazione franco-italiana Concordia in Antartide. Il lancio ufficiale è avvenuto lo scorso 8 marzo a Parigi, presso la sede dell'UNESCO, presenti i responsabili dei programmi nazionali polari italiano (PNRA) e francese (IPEV) nonché i presidenti del CNR e del CNRS.